Diario 3920 – 3921
15 ottobre 2028
Interno giorno.
– Chi di voi sa cos’è una scuola?
– Io, io!
– Kevin, dimmi.
– La scuola era quel posto dove i bambini imparavano le cose.
– Bravo! La scuola era proprio quello. E cosa imparavano i bambini a scuola. Chi me lo dice?
– Io, io, io!
– Ancora Kevin.
– I bambini a scuola imaparavano a scrivere e a leggere con il pc, a telefonare con le mani e a farsi i disegni da soli con i fogli.
– Sei proprio bravo. E dov’erano le scuole? Te, Cindy.
– Le scuole?! Le scuole… erano… dove c’erano i poveri!
– Solo lì, sicura? Non suggerire Kevin.
– Sì, mia mamy dice che quando era piccola lei, i poveri andavano a scuola e lei no, perchè lei era ricca e la scuola andava da lei.
– Non è proprio così, sei sicura?
– Mia mamma dice così.
– Non è vero, mamy dice che lei andava nella scuola dei ricchi, non che la scuola andava da lei come ora viene da noi. Sei sempre la solita scema.
– E te sei sempre il solito brutto, oh.
– Calma, calma, non litigate. Non è importante, tanto non ne esistono più. Adesso facciamo pausa. Riprendiamo tra mezzora, va bene?
Esterno giorno.
– Senti Cindy, ma perchè la maestra ci ha chiesto di quella cosa…. della… della scuola?
– Boh.
– Secondo me ha paura che papy la butta fuori.
– Boh. Lei è povera, Kevin?
– Sì, non vedi come va vestita, non ha neanche una borsa di pelle umana. Ma ora basta, andiamo a giocare in piscina o in palestra?
– In palestra che voglio rinforzare i glutini.
– Cosa?
– I glutini, lo dice sempre la mamma che bisogna rinforzare i glutini perchè sennò non si trova marito.
– Ah, allora va bene. Io però vado nel simulatore di volo. Alla maestra mandiamo un sms che torna domani.
– Yuppì!