Diario 34-35/II
“Se vi ferma una ronda, sarà vostra premura accertarvi subito da che partito è ispirata. Se leghista dovrete affrettarvi a diradare ogni sospetto sulla vostra etnia, se di Forza Nuova dovete correre molto forte, se ispirata da qualche sindaco di centrosinistra del Nord (ce n’ è ancora una mezza dozzina) sarete voi a dovere rassicurare i rondisti, spendendo qualche buona parola per loro e rinfrancandoli. Più intricata l’ interpretazione di eventuali ronde in Campania, Sicilia e Calabria, dove il rischio è mostrare i documenti alle tradizionali cosche locali che già presidiano molto validamente il territorio. Infine: se una ronda è composta da una sola persona, vuol dire che è dell’ Udc. Non esclusa l’ istituzione, sul modello della Rai, di apposite Commissioni di vigilanza che provvedano a lottizzare le ronde tra i diversi partiti, affidando il prime-time alle ronde di governo e concedendo alle ronde di opposizione solo la terza serata, dalle due del mattino fino all’ alba, quando anche i serial-killer dormono e il massimo della bella figura è aiutare un ubriaco a traversare la strada. Infine: qualora una ronda di venti o trentamila persone dovesse partire da Milano e marciare su Roma, è meglio non attardarsi a discutere sui principi costituzionali e riparare molto velocemente verso la frontiera più vicina.” (Michele Serra – Repubblica.it)
….quindi, nel frattempo, io me ne vado ad assaggiare l’Olanda, non si sa mai…