Diaro 358 – 364
L’Italia sembra essere diventata il paese delle favole. Neanche Andersen e i fratelli Grimm messi assieme sarebbero riusciti a produrre tanto materiale. Ogni giorno nascono e si diffondono decine di fiabe. Le favole sono così belle che tutti i bambini che le ascoltano si addormentano subito come sassi, mentre gli italiani adulti, addirittura, dormono anche da svegli. Eccone alcune qui riassunte in breve per gli appassionati e/o frettolosi.
Ali e Talia
Favola di classica ambientazione aerea che racconta le vicissitudini di due piccioni. Ha durato fatica a imporsi, ma alla fine ha attecchito in un vasto pubblico. Oltre ai protagonisti, gli altri personaggi ed elementi salienti sono: i buoni (le volpi Berl Uscones) che arrivano a richiamare i francesi dopo che cattivi (i polli Brodi) li avevano cacciati su suggerimento dei buoni; i piccioni (razza Pai Lots) e le colombe (razza Oh Stess) che lottano instancabilemnte contro il feroce Cai (razza di canide ben inserito nel sistema) rimettendoci le ali; i Fessi (tutti gli italiani) che restano a terra a pagare il conto.
I fuochi di Campania
Triste storia ambientata nel mezzogiorno d’Italia. Parla di un bambino che va a cercare in una discarica il suo giocattolo preferito che il patrigno gli ha gettato per dispetto. Dopo una struggente peregrinazione alla ricerca della discarica, che da sotto casa sembra sparita improvvisamente, finalmente il piccolo ritrova il giocattolo in un nuovo immondezzaio apparso per magia giusto appena dietro l’angolo. Il nuovo deposito di schifezze è protetto da alcuni soldati che però, commossi dal pargolo, lo lasciano entrare senza sparargli. Purtroppo alla fine il bambino morirà lo stesso, intossicato dalla diossina.
Il Re che si fece la giustizia
Fiaba per adulti (solo il titolo basta a illuminarne il contenuto) basata su una leggenda, tramandata a voce di generazione in generazione, in cui si narra di un luogo dove la legge sarebbe uguale per tutti tranne che per il Re. La favola viene spesso raccontata assieme ad altre due molto brevi ma di argomento simile: “L’abuso delle intercettazioni”, che anche questa è molto hot e solo per adulti, ma ha anche tratti di autentica comicità (soprattutto quando il truffatore scappa nudo con i soldi dei suoi soci perchè nessuno lo ha ascoltato al telefono mentre si metteva d’accordo con la Principessa sul pisello), e “I giudici divisi”, tragica storia di due giudici (Giù Dicante e In Quirente) che passano la vita a prendersi le bastonate della cieca dea Giustizia. I due infatti vorrebbero scambiarsi di posto, ma non lo possono fare perchè altrimenti la dea, stancandosi troppo a cercarli al buio mentre si muovono, rallenterebbe ancora di più il suo cammino verso Prescrizione, luogo mitologico a portata di mano di pochi ma buoni (capisci a me…).
La nave magica
Storia allegra che narra di buffi personaggi, gli Xtracomunitari, che rischiano la vita in molti modi divertenti, per esempio attraversando il mare su dei canotti bucati (ma magici!), solo per andare a lavorare (mica a divertirsi! A lavorare! Che ridere!!!) per sfamare i parenti lasciati a casa. Personaggi salienti: gli antagonisti degli Xtracomunitari, che cercano in tutti i modi di impedire il viaggio e invece ottengono il risultato opposto facendone arrivare ancora di più; gli araldi del Re, che visto l’aumento degli arrivi, con l’aiuto della magia fanno scomparire la notizia dai bollettini del regno; i ministri del Re, che dando sfoggio di alto sprezzo del pericolo, continuano a dire bischerate senza dimettersi.
I soldatini di piombo e Messer Sicurezza
Favola ambientata in un paese dove la gente continua a essere truffata, derubata, avvelenata, lesionata, stuprata e ammazzata come prima, ma nessuno, da quando per strada sono apparsi tre o quattro soldatini a passeggio, lo dice più. Di potenziare le guardie vere, manco a parlarne. Personaggi principali: i delinquenti; i complici; i telegiornali.
Il nonno e la Sca
Altra fiaba simpatica che narra le vicissitudini di un arzillo vecchietto e della sua social card (Sca per gli amici). Irresistibile il punto in cui, all’ufficio postale, il nostro si picchia con il signor Gino del quarto piano che, stanco della fila, voleva passare tutti per ricaricare la sua Sca velocemente. Da Pulitzer la descrizione della faccia del nonno quando scopre che l’unico negozio che accetta la Sca è dall’altra parte della città e vende lumini per il cimitero. Anche questa favola di solito viene raccontata assieme ad altre due: “Mille euro al mese”, saga di una famiglia di ricchi operai, e “Se trovi lavoro ti sposo”, divertente fiaba di stile cenerentolesco in cui la protagonista non sposa un precario della Telecom.
Scuola per asini
Intelligente metafora della vita divisa in due parti. Nella prima, la fiaba convince l’ascoltatore che togliendo un maestro dalla scuola primaria, la scuola funzionerà meglio. Nella seconda, con un vero colpo di genio, un taglio ai fondi per l’università, viene invece spacciato per un finanziamento extra alla stessa. Memorabile la descrizione dei milioni di giovani che, valigia di cartone alla mano, superano a piedi il passo del Gran San Bernardo sotto la neve.
Per motivi di spazio, di altre favole in circolazione citiamo solo i titoli: “I Democratici e l’arte dell’opposizione”, “Un premier serio al comando”, “Il mito del governo coeso”, “La Chiesa degli umili”, “Finanziaria e i suoi fratelli Sgravi Fiscali”, “Il nano Moretto e il fantasma dell’efficenza”, “Da Condono a Indulto e ritorno”, “Il ponte sullo stretto”, “Ecologia qui”, “I treni in orario”, “Il calcio pulito”, “La patente a punti”, “Gli italiani brava gente”, “magica juve”.